La coppetta mestruale è un dispositivo sanitario che va a sostituire i classici assorbenti e tamponi nella gestione del ciclo, ma diversamente da questi prodotti, non va ad assorbirlo ma lo va a raccogliere grazie alla sua apposita conformazione. Si presenta infatti nella forma di un calice, nella parte superiore, e nella parte inferiore termina con un gambo.
Può essere costituita di diversi materiali: gomma, lattice o silicone. Questi materiali la rendono morbida, in modo che si riesca a modellarla e piegarla con estrema facilità.
La coppetta mestruale Natù Greenatural è fatta, per esempio, in silicone medicale platinico, una garanzia quanto a durata, qualità e biocompatibilità rispetto altri siliconi.

Ma quali sono le origini della coppetta mestruale?
La sua nascita si colloca tra il 1930 e il 1940 negli Stati Uniti da Leona Chalmers che riconobbe la necessità delle donne di sostituire l’assorbente tradizionale, usa e getta, e di brevettare una coppetta in lattice. Purtroppo a quei tempi, questa iniziativa si scontrò, in primis, con il fatto che parlare di ciclo mestruale fosse un tabù assoluto, e secondo, il lattice costituiva una materia prima di difficile reperibilità.
La svolta è avvenuta a inizio secolo quando si è introdotto il silicone ad uso medico, che ha dato la possibilità a molte donne di conoscere questo nuovo prodotto e di aumentarne l’entusiasmo.

I nostri 10 consigli d’utilizzo:

  1. La coppetta va sterilizzata prima di essere utilizzata, va infatti bollita in acqua calda per qualche minuto
  2. Assicurarsi di maneggiare la coppetta con le mani lavate e igienizzate
  3. La coppetta può essere piegata in vari modi a “u” oppure a tulipano
  4. È necessario prendersi il tempo che serve ad ognuna, cercando di rilassare i muscoli: le posizioni sono diverse e cambiano a seconda della predisposizione fisica di ognuno
  5. Per verificare che la coppetta sia inserita correttamente, è sufficiente ruotare leggermente la coppetta dal gambo, in questo modo si dovrebbe percepire l’apertura e l’adesione del dispositivo al canale vaginale
  6. Se il gambo della coppetta dovesse sporgere, è possibile tagliarlo.
  7. La coppetta può essere cambiata ogni 4 o 8 ore. I primi giorni di ciclo va chiaramente cambiata con maggiore frequenza, anche in relazione al flusso mestruale.
  8. Per la rimozione della coppetta, sarà sufficiente premerla alla base per permettere il rilascio dell’aria e togliere l’effetto sottovuoto in modo che i bordi non siano più aderenti alle pareti. Possiamo così rimuoverla delicatamente tirandola verso il basso fino ad estrarla completamente
  9. Una volta rimossa, la coppetta va svuotata e risciacquata con acqua
  10. A questo punto, è già pronta per essere riutilizzata.. e senza sprechi di alcun genere!

Le domande più frequenti:
“Come scegliere la coppetta?”
Natù è disponibile in due taglie: la taglia 1 per le donne sotto i 30 anni e non hanno avuto figli con parto naturale, la taglia 2 leggermente più grande per le donne con un’età superiore ai 30 anni o che hanno avuto un parto naturale.
“Quanto dura una coppetta mestruale dal suo primo utilizzo?”
Una coppetta mestruale correttamente igienizzata può durare fino a 10 anni, ecco perché è un grande vantaggio economico ed ecologico!

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