1. Buongiorno Mariasole, grazie per la tua disponibilità! Ti chiediamo innanzitutto: com’è nata l’idea di Wordlrise?

Worldrise è nata nel 2013 da un sogno. Dopo la specializzazione in Gestione delle Aree Marine Protette in Australia, ho deciso di mettere in pratica, nel paese in cui è sbocciato il mio amore per il mare, le competenze acquisite all’estero. Cosí, insieme a mio padre Davide e alla mia migliore amica Virginia Tardella, abbiamo fondato Worldrise, iniziando un cammino che darà la possibilità a tantissimi giovani di fare la differenza per il mare. Oggi infatti Worldrise è il prodotto della passione e dedizione di un gruppo di ragazzi provenienti da discipline professionali diverse che hanno deciso di mettere a disposizione dell’organizzazione le proprie competenze condividendone valori e obiettivi.

2. Perché il mare è così importante per il nostro futuro? Cosa lega l’ecosistema marino a quello “terrestre”?

Gli oceani sono fondamentali perché regolano tutta la nostra esistenza. Ogni respiro che facciamo, ogni sorso d’acqua che beviamo ci collega all’oceano ovunque siamo. Il polmone blu del pianeta genera più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe circa il 25% dell’anidride carbonica trattenuta nell’atmosfera dai gas serra e rappresenta per miliardi di persone una fonte di sostentamento e di lavoro. Le metropoli hanno un grande impatto sulla sua salute. Dobbiamo proteggere l’oceano lasciando alla natura la possibilità di ricreare l’equilibrio che abbiamo alterato.

3. Quali sono i valori e la missione dell’associazione?

La missione principale di Worldrise è quella della conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino. Ma anche di riconnettere le persone direttamente al mare. Lo facciamo mettendo in prima linea i giovani. I nostri progetti sono sia un “potenziamento” professionale per chi ha deciso di studiare il mare, sia il mezzo per conferire un ruolo di rilievo alle nuove generazioni.

Dalla sensibilizzazione sull’inquinamento da plastica e l’educazione ambientale al turismo responsabile e la ricerca, Worldrise si occupa di conservazione dell’ambiente marino a 360 gradi. Molti artisti collaborano con noi sensibilizzando attraverso la street art e la musica: Max Casacci dei Subsonica ha realizzato “Oceanbreath”, una sinfonia con i suoni dell’oceano, e alcuni artisti, come Iena Cruz con “Anthropoceano”, hanno portato il mare in città attraverso dei bellissimi murales. Tra i nostri ultimi progetti, 30×30 ha l’obiettivo di proteggere almeno il 30% dei mari italiani entro il 2030. Una campagna nazionale che si inserisce nello sforzo internazionale di tutelare il 30% degli oceani entro il 2030.

4. Come possiamo essere maggiormente rispettosi per l’ecosistema marino?

L’oceano ha bisogno del nostro aiuto. Le minacce affrontate dal nostro pianeta blu possono apparire schiaccianti e farci sentire impotenti. Di fronte a inquinamento, cambiamenti climatici, pesca eccessiva, perdita di biodiversità e altri problemi scoraggianti, l’iniziativa singola può sembrare una goccia nell’oceano. Ma ogni goccia conta. Le risorse del pianeta hanno un limite mentre le nostre possibilità sono infinite. Se lavoriamo insieme, possiamo cambiare lo stato di cose. Il primo passo è conoscere l’oceano ed essere coscienti dell’impatto delle nostre azioni. Il successivo è… cambiare abitudini! Le nostre scelte quotidiane di essere consumatori responsabili ci permettono di avere un’impronta minore sulla salute del pianeta.

5. Quali sono i prossimi obiettivi di Worldrise?

Stiamo puntando molto sull’empowerment delle nuove generazioni ad esempio con il Worldrise Conservation Camp, supportato anche da Greenatural che punta a fornire una formazione pratica nel campo delle scienze del mare e il Worldrise Leadership Training a formare i futuri agenti di cambiamento per la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico del Mediterraneo. I nostri partner danno la possibilità, attraverso borse di studio, di accedere a percorsi di crescita personale e professionale nell’ambito della valorizzazione e conservazione dell’ambiente e del cambiamento della comunità. Abbiamo creato questi programmi per permettere alle nuove generazioni di dare un futuro al pianeta.