Vi siete mai chiesti quanto le nostre attività quotidiane richiedono energia? Se ci pensate, nella nostra routine quotidiana molte azioni che compiamo automaticamente sono energivore. Alla mattina guardiamo il telegiornale alla televisione, ci muoviamo in auto per andare al lavoro, accendiamo le luci, magari usiamo il computer, utilizziamo i fornelli per prepararci il pranzo, ci muoviamo per trovarci con gli amici, o per coltivare il nostro hobby, quando abbiamo freddo accediamo il riscaldamento e quando fa caldo il condizionatore..insomma, la nostra giornata richiede energia, (in tutti i sensi!) ed è normale, perché al giorno d’oggi per condurre le nostre attività abbiamo bisogno di molti strumenti, pensati per rendere più facile la nostra vita.

Oggi 16 febbraio 2024 è la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli stili di vita sostenibili, chiamata anche M’Illumino di meno, l’iniziativa nata da Rai Radio 2 con Caterpillar per sensibilizzare il tema della sostenibilità ambientale e del consumo responsabile. Questa occasione ci è sembrata la migliore per riprendere una rubrica a cui teniamo molto: “Piccoli Gesti”, la campagna di informazione sulle buone pratiche quotidiane per rispettare in modo semplice l’ambiente. 

Da dove partire per risparmiare energia?

Alcunidegli elettrodomestici che utilizziamo nella nostra routine richiedono più energia di altri: parliamo ad esempio del condizionatore, della lavatrice e dell’asciugatrice. Il consumo dipende ovviamente dal modo di utilizzo, ma si stima che questi apparecchi siano tra i top 5 più energivori. 

Non tutti li utilizzano. Magari per diversi motivi: il condizionatore per un discorso economico, geografico oppure semplicemente per mancanza di necessità, così come l’asciugatrice che è sicuramente più presente nelle case più piccole dove la mancanza di uno spazio all’aperto, come un terrazzo o un giardino, rende difficile l’asciugatura.

La lavatrice, invece, è un elettrodomestico che difficilmente manca nelle nostre case, ma dobbiamo sapere che ci sono tanti modi per utilizzarla in modo efficiente e rendere il nostro bucato più ecosostenibile!

Rendi efficiente il tuo bucato

5 consigli semplici per fare la lavatrice consumando di meno e riducendo l’impatto sugli ecosistemi

1. Lavare a basse temperature

La maggior parte dell’energia che viene impiegata dalla lavatrice avviene per la fase di riscaldamento dell’acqua. Ma in realtà, a meno che non si debbano rimuovere macchie ostinate o lavare biancheria e lenzuola, i capi possono essere puliti con acqua tiepida. Dubbi sull’igienizzazione? La maggior parte dei detersivi in commercio si attivano a basse temperature, per cui svolgono la loro funzione pulente e riescono ad igienizzare al meglio i capi. Non dimentichiamo, inoltre, che il lavaggio a temperature minori contribuisce anche a preservare le fibre dei tessuti.

2. Sfrutta a pieno la capienza della lavatrice

Cerca di ottimizzare il lavaggio dei tuoi vestiti sfruttando la capienza della lavatrice. È corretto differenziare i colori o la tipologia di tessuti, lavando la lana separatamente ad esempio, e senza mischiare i colori chiari con i colori scuri, ma magari potresti aspettare di accumulare abbastanza capi con la stessa modalità di lavaggio così da utilizzare la lavatrice a pieno carico. In questo modo si ridurrà il consumo energetico e aumenterà il risparmio in bolletta.

Sfrutta a pieno la capienza della lavatrice

3. Cerca di utilizzare i capi più di una volta

Sembra scontato, ma può essere utile riflettere sulla reale necessità che abbiamo di lavare un indumento. Parliamo di quegli indumenti come maglioni, gonne, pantaloni e giacche ad esempio, i quali possono essere utilizzati più di una volta. Questo può condurre a minor consumo energetico e aiuta a preservare le fibre dei tessuti.

4. Asciuga in modo naturale

L’asciugatrice indubbiamente semplifica la vita: è veloce, efficiente ed evita anche la necessità di stirare i vestiti, ma questo non significa che non si possa utilizzare in modo più sostenibile.

In estate ad esempio, è ideale asciugare i vestiti all’aperto, quindi se hai a disposizione un giardino o una terrazza non esitare a portarci il tuo stendino: questo perché oltre a ridurre il consumo energetico e i costi in bolletta, puoi avere il sole come valido alleato per schiarire le macchie sui capi bianchi. I capi scuri invece, neri o blu, meglio riporli all’ombra in modo che non alterino il loro colore. Non hai uno spazio esterno? Potresti portare il tuo stendino vicino alla finestra in modo che benefici dei raggi solari per un’asciugatura più rapida.

In inverno, invece, puoi avvalerti di una buona centrifuga in modo che i tuoi capi si asciughino più in fretta e sfruttare stufa o termosifone come fonti di calore.  

Il problema sono i capi stropicciati? Appena concluso il lavaggio, tirali fuori subito, sbattili con forza e appendili in modo che presentino meno pieghe. 

5. Prediligi soluzioni biologiche e con tensioattivi vegetali

Non solo a livello energetico, il bucato può essere più rispettoso dell’ambiente considerando il suo impatto sull’ecosistema marino. Partiamo da una differenza importante: si possono scegliere detergenti con tensioattivi di origine petrolchimica e tensioattivi di origine vegetale. I tensioattivi, le sostanze responsabili di emulsionare e rimuovere lo sporco, nella maggior parte dei prodotti industriali sono di origine petrolchimica. Questo significa che derivano da fonti non rinnovabili e hanno un alto impatto ambientale sia nella fase di estrazione sia nella fase di raffinazione e produzione del tensioattivo. I tensioattivi di origine vegetale invece permettono di pulire con efficacia i capi, ma derivano da fonti rinnovabili e il loro processo di produzione ha un minor impatto sull’ambiente.
Inoltre scegliere un detersivo che sia anche certificato da un ente riconosciuto come ECOLABEL o ICEA ci darà la garanzia di aver acquistato un prodotto che si biodegrada velocemente e che non andrà ad accumularsi nel fondale marino o nei letti dei fiumi.

Per rendere il bucato più ecosostenibile, meglio ancora se utilizziamo i prodotti sfusi che ci permettono di acquistare solo la quantità di detersivo necessaria, riducendo lo spreco di plastica e di denaro grazie alla pratica modalità re-fill.

Last but non least, due prodotti 100% naturali, ecologici ed efficaci per il bucato sono l’acido citrico e il percarbonato di sodio. L’acido citrico è noto per le sue funzioni di cura lavatrice e anticalcare che può essere sostituito all’ammorbidente. Mentre il percarbonato, grazie alla capacità smacchiante e sbiancante, è una valida alternativa ecologica alla candeggina.

Conclusione

Ci sono tante accortezze che si possono adottare per limitare il nostro impatto ambientale nelle nostre attività quotidiane. Certo non è sempre facile, ma il primo passo è quello di provarci, anche partendo dalle piccole cose come il bucato! Prova a sfidare te stesso 😉

Oggi sicuramente, la Giornata “M’illumino di meno”, è una preziosa occasione per ricordarlo ulteriormente. Credi anche tu che piccoli gesti possano fare la differenza? Scopri altri semplici consigli per prenderti cura della natura nella nostra pagina “Piccoli gesti” e crea il nostro origami seguendo tutti i passaggi. È divertente da costruire coinvolgendo anche i bimbi: https://www.greenatural.it/piccoli-gesti/